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Intervista Scimmie Acide
Intervista Scimmie Acide

Intervista alla band Scimmie Acide: Ep “Eravamo uguali”

Il gruppo conta molto

  • Chi sono le Scimmie Acide?

Le Scimmie Acide sono innanzitutto una band. Questo significa dal nostro modo di vedere le cose, che tutti all’interno del gruppo sono necessari tanto quanto indispensabili e insostituibili. Ognuno di noi ricopre un ruolo fondamentale, sia in fase compositiva, che nell’arrangiamento di una canzone. Quest’ultima “gira” solo se sono presenti i giusti bilanciamenti e se si sente il contributo dato dai singoli elementi. In caso contrario sembrerà sempre mancare di qualcosa. Ad ogni modo per rispondere alla tua domanda le Scimmie Acide sono: Dede al farfisa e alla voce, Andrea alla chitarra e seconde voci, Fabrizio alla batteria e seconde voci.

  • La musica che cosa significa per voi?

La musica è qualcosa di cui non si può fare a meno sia in termini di ascolto sia di scrittura. L’ascolto purtroppo, essendo noi “musicisti”, non è quasi mai fine a se stesso, perché in una canzone altrui può esserci sempre qualcosa da imparare, da studiare, da ”rubare” e rendere proprio. È indubbiamente una gioia, ma può essere anche una tortura fino a quando non riesci a risolvere certi enigmi nascosti. Lo stesso vale per la scrittura. Si pensa magari di avere qualcosa da dire e all’inizio non si sa come e ci si dispera. Poi quasi per magia, qualcosa si sblocca e tutto ha inizio e ci si sente in estasi: tortura, gioia, gioia, tortura…

  • Che cosa raccontate nelle vostre canzoni?

Fondamentalmente di rapporti di coppia, di amore se vogliamo, di crisi e di fantasmi.

  • La vita sopra un palco, che cosa dice?

Il palco si deve affrontare. Non è sempre facile, perché la paura e l’ansia possono giocare brutti scherzi. È come dare un esame dove il pubblico rappresenta l’esaminatore. Ci sono serate da trenta e altre in cui ti porti a casa un diciotto striminzito. Tutto dipende dalle emozioni che riesci a trasmettere alle persone davanti al palco, che di conseguenza le trasmetteranno a te che stai la sopra. Si tratta, ne più ne meno, di uno scambio, in cui sei solo tu a sbatterti, ma pur sempre uno scambio… ahah.

  • Con il vostro Ep “Eravamo Uguali” quale messaggio volete dare?

“Eravamo uguali” rappresenta sicuramente una svolta rispetto alla nostra produzione precedente. Le canzoni in esso contenute, hanno una struttura più lineare confrontate con quelle del passato e suonano per così dire più pop. Durante la composizione dei pezzi, ovviamente non ci si è imposti alcuna cosa e tutto è venuto naturale come sempre, senza forzature. Per quanto riguarda il messaggio che vogliamo trasmettere (se mai potesse essercene uno), diciamo che forse potrebbe essere quello di guardare le cose con un pizzico di speranza in più e un filo di cinismo in meno. Senza dimenticarci che comunque eravamo uguali.

  • Giovani e talentuosi, dove vorreste arrivare?

Vorremmo arrivare ai soldi, tanti soldi. Si può dire? A parte le battute, il nostro obiettivo è quello di arrivare a fare ascoltare la nostra musica a più persone possibili. I soldi comunque non guasterebbero!

  • Avete nel cassetto nuovi progetti?

Abbiamo nuovi pezzi e in cantiere un video pronto per essere girato. Poi comunque c’è la promozione dell’Ep che speriamo ci possa portare a calcare molti palchi.

“Eravamo Uguali” è su tutti i Digital Store

Redazione

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