Foglie al gelo è l’essenza delle cose
Con Occidentali’s Karma, il brano vincitore del Festival di Sanremo 2017, ha battuto qualsiasi record, per settimane in vetta alla classifica airplay radio, con oltre ottantuno milioni di visualizzazioni su YouTube e certificato triplo platino per gli oltre centocinquantamila download e streaming. Il video, con oltre centotrentamila visualizzazioni su Youtube, più di cinquecentomila likes e trentacinquemila commenti, è il music video “sanremese” di maggiore successo di sempre su YouTube e si colloca nella classifica dei cento video musicali più visti al mondo su YouTube. I numeri del successo ci sono tutti.
Tre domande a Francesco Gabbani
- Non tutti sanno che vanti una grande collaborazione con Brizzi per la colonna sonora del film “Poveri ma ricchi”. “Foglie al gelo” è una ballad romantica, un genere diverso da quello a cui siamo abituati oggi, quale ti rispecchia maggiormente?
Si alternano melodie raffinate e ritmi coinvolgenti, un mix di ingredienti sonori, dall’elettronica alluso di strumenti più tradizionali. Sono diversi aspetti del mio percorso musicale e mi rispecchiano entrambi. “Foglie al gelo” è un ritorno all’essenza delle cose e all’origine di noi stessi. Viene preso ad esempio il rincorrersi delle stagioni, focalizzandosi su quella invernale, per raccontare i mutamenti che possono alternarsi nella vita di ciascun essere vivente, tra sorprese e delusioni. Alla fine, tra mille percorsi, si ritorna ad essere come foglie al gelo, che nonostante il ghiaccio e il vento, restano appese alla vita, in attesa che torni il sole, con le sue temperature più miti, che sanno di vita.
- Come riesci a gestire il successo repentino che ti ha travolto dal festival a oggi?
Il successo è arrivato quando ero già formato caratterialmente per cui lo vivo con la consapevolezza che è una cosa in più e cerco di rimanere con i piedi ben saldi a terra.
- Con Occidentali’s Karma ti sei fatto conoscere ai più. Che rapporto hai con l’Oriente e la filosofia orientale?
Io sono attratto da diversi tipi di religioni ma non sono praticante. Il mio limite, rispetto alle religioni, è l’aspetto dogmatico. Sono affascinato da molti aspetti delle religioni orientali e mi piace il concetto del qui e ora ma fatico a credere nei dogmi.
In collaborazione con Marca Aperta e Suoni di Marca