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Cadore leggende: Siora Chiara dall’ombrellino

Le leggende cadorine

Dal versante calaltino dal Lastron del Pian dei Arboi fino alla vetta, si racconta la storia della siora Chiara, abitante di Pozzale di Cadore, sempre vista con un ombrellino sul braccio.

La sua abitazione stava sulla strada che da Belluno portava verso Calalzo ed era abbastanza linda e accogliente, e difatti molte persone si fermavano perché potevano godere sia dei benefici dell’ospitalità come di quelli dell’intrattenimento.

Quasi mai però i viandanti uscivano da quella casa contenti: mancavano dei soldi dal portamonete, sparivano dei vestiti e addirittura spariva l’animale da cavalcatura o soma. In sostanza la siora Chiara era di bell’aspetto, ma un’arpia, e non si poteva deviare su di un’altra strada, quindi tutti passavano da quella strada.

Ebbene, la donna, grazie a questo si compre un pezzo di montagna, proprio il versante dell’Antelao che guarda la valle d’Oten e là, dopo aver costruito una bella casetta, custodisce gli animali che riusciva a far sparire. Come per tutti però, gli anni passano, e anche la siora Chiara diventa vecchia e muore nella solitudine più totale.

Ma c’era chi non si è dimenticato delle sue malefatte e quando si presenta per il rendiconto finale, il Padreterno le dice: “Non è assolutamente possibile che tu possa entrare nei luoghi beati perché in vita tua non hai mai fatto il benchè minimo bene verso i tuoi fratelli.”

La donna, abituata a raggirare tutti, pensa che si possa raggirare anche il Padreterno e inizia la sua lagna difensiva. Tutto ciò non impietosisce San Pietro che sentenzia: “Questa donna che, nella sua generosità, spaccò un capello per metà, sia sollevata in altro, sopra le sue proprietà e lasciata cadere, nel luogo in cui finirà, rimarrà per sempre.”

La siora Chiara pensando di abbindolare ancora tutti, apre l’ombrellino che porta sempre con sé, ma durante la caduta si rompe tutto, e cade sulla neve appena scesa.

Quella neve rimane perenne sulla sua strada, lei incomincia a vagare nella ricerca delle sue proprietà, ma non riesce a trovarle e se incontra qualcuno si arrabbia perché nessuno si ricorda della sua generosità.

Allora per far scappare chiunque dai suoi presunti possedimenti, fa giungere minacciose nubi dal crinale della Val Boite che scaricano un’acqua abbondante: pianto estremo di alcuna entità!

La figura della siora Chiara con l’ombrellino può essere vista come l’avanguardia dei temporali estivi, ma la morale è ancora attuale.

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Redazione

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