Baldoni Bonaffini e il Ritorno
Non c’è dubbio che gli anni Novanta sono ritornati alla ribalta, dopo un periodo di stanca musicale. E ritroviamo due grandi musicisti, Paolo Baldoni e Luca Bonaffini nella musicassetta auto-prodotta dai due cantautori ancora studenti nel 1981, masterizzate e restaurate.
In quei tempi si faceva di tutto per ascoltare la buona musica, adesso ci sono i mezzi tecnologici per riproporla. Si chiamavano sale d’incisione, perché è lì che su nastri analogici, quando il digitale era ancora un sogno, venivano incise le tracce principali e le possibili sovra incisioni.
I dischi con i singoli e gli album erano creati proprio in questi posti. Baldoni Bonaffini esce l’album del “Ritorno” in musicassetta.
Eravamo alla fine degli anni Settanta e i ragazzi, che compravano a turno vinili o ti attaccavano alla radio per registrare le canzoni loro che piacevano di più, per risparmiare, sognavano insieme ai loro eroi musicali.
Quella discografica era ancora un’industria, e lo sarebbe stato ancora per meno di un decennio: il verbo “incidere” un disco, aveva dei costi impensabili.
È in quel contesto storico, a cavallo delle ideologie decadenti e dell’avvento della pop music, che due amici, appassionati di cantautori e compagni di classe, s’incontrano nei pomeriggi invernali per suonare insieme le canzoni dei Beatles, CSN&Y, Lolli, Bertoli, Dalla, De Gregori e altri.
Paolo Baldoni ha vent’anni, Luca Bonaffini diciannove e si promettono vicendevolmente che, preso il diploma, mentre frequenteranno l’università, incideranno alcune delle loro canzoni e le porteranno alle case discografiche.
Per Paolo è poco più di un gioco. Per Luca una cosa seria. Baldoni Bonaffini esce l’album del “Ritorno” in musicassetta.
Paolo Baldoni
Paolo Baldoni nasce a Mantova nel 1961 e sui banchi di scuola conosce Luca Bonaffini col quale inizia a comporre canzoni. Nel 1981 pubblica insieme all’ex compagno di scuola una musicassetta auto-prodotta registrata presso una sala d’incisione di Mantova intitolata “Ritorno”. Rinunciando alla carriera artistica, decide di dedicarsi alla vita famigliare e professionale in ambiti non musicali.
Ma il destino è scritto: dopo quasi trent’anni ritrova l’amico Luca, musicista, e gli propone di tirare fuori dal cassetto alcune delle canzoni indimenticabile scritte tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta.
Nell’agosto 2016, crea l’idea dell’inedito settimanale, cioè pubblicare un album lungo tre stagioni, con cadenza a singoli settimanali e durante l’anno 2018, in occasione di un tributo dedicato a Pierangelo Bertoli, annuncia insieme a Luca la rinascita del duo Blez.
Luca Bonaffini
Luca Bonaffini è un compositore di musiche e autore di testi per canzoni, affermato intorno alla fine degli anni Ottanta come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama Piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista.
Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato, come cantautore, diversi album aventi un unico filo conduttore, le tematiche impegnate e sociali.
Vince il Premio Rino Gaetano nel 1988, la Targa critica giornalistica e il Premio Quipo nel 1999 al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza come miglior progetto multimediale.
Partecipa al Festival del Teatro Canzone – Premio Giorgio Gaber nel 2005 e due volte al Premio Tenco.
Nel 2013 ha debuttato come scrittore con il libro “La notte in cui spuntò la luna dal monte”, ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli.
Siamo nel 2015, quando Mario Bonanno pubblica il libro dedicato ai suoi trent’anni di carriera, dal titolo “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini”.
Traklist
- Ritorno
- Stella bianca
- Davanti alla statua di Garibaldi
- Città grande, città sola
- Signorina dai capelli neri
- Ada – “Devi capire che la vita è dura”
- Se hai qualche cosa